di: Anna Carderi
Il benessere sessuale e riproduttivo passa soprattutto attraverso lo strumento della prevenzione.
La prevenzione dal canto suo passa necessariamente attraverso la conoscenza del proprio corpo.
È questa conoscenza infatti che ci consente di riconoscere eventuali cambiamenti che sono fonte di informazione per riconoscere alcune delle patologie sessuali più frequenti.
Vediamole insieme.
Iniziamo dal varicocele.
Esso rappresenta la causa più frequente di infertilità maschile. Raramente causa dolore ed è caratterizzato da una dilatazione delle vene del funicolo spermatico, insieme di vasi e nervi a cui è attaccato il testicolo.
Come verificare la presenza o meno di un varicocele?
Il varicocele è quasi sempre a sinistra e quando presente, in piedi, palpando il funicolo subito sopra il testicolo si possono apprezzare le vene dilatate, similari a piccoli cordoncini.
E se invece ad interessare i testicoli fossero cisti o tumori?
Normalmente i testicoli somigliano a delle uova sode, qualsiasi protuberanza o irregolarità dovrà essere segnalata al medico. In alcuni casi il tumore al testicolo determina dolore ma l’autopalpazione rimane la forma di prevenzione più certa.
Eccome come eseguirla.
Palparsi i testicoli e scorrerli tra le dita così da conoscerne le caratteristiche e riconoscerne le eventuali variazioni di superficie e di consistenza. Attenzione! Le cisti sono situate sopra il testicolo, i noduli e i tumori invece si localizzano sul testicolo.
Altra anomalia che può colpire il testicolo è quella della risalita dello stesso nel canale inguinale a causa di una assenza congenita dei mezzi di fissazione allo scroto. Tale fenomeno detto testicolo in “ascensore” o retrattile spesso può essere associato a dolore lieve. Se invece il dolore è forte e vi è difficoltà anche a camminare probabilmente siamo in presenza di torsione completa del testicolo. In questi casi urge recarsi al più vicino pronto soccorso.
Il fenomeno del testicolo retrattile si verifica dopo rapporti sessuali, dopo la doccia o un bagno in mare o dopo il semplice sfregamento della faccia interna della coscia (riflesso cremasterico).
Passiamo ora all’incurvamento del pene. Esso può essere congenito o acquisito.
La curvatura è congenita se presente dalla nascita. Il pene in questi casi curva verso il lato sinistro o in basso. È dovuta a un asimmetrico sviluppo dei corpi cavernosi.
Negli adulti la curvatura acquisita e secondaria è detta IPP (induratio penis plastica) o malattia di Peyronie dal nome del suo scopritore. Nel 30% dei casi può essere preceduta da dolore al pene più spesso invece la curvatura del pene si manifesta al risveglio del mattino. La placca fibrotica, causa della curvatura, impedisce al lato del pene di este4ndersi in erezione, formando appunto la curvatura.
L’autofotografia del pene in erezione consente di documentarne le eventuali curvature. Inoltre la palpazione del pene consente di individuare la placca fibrotica.
In ultimo, parliamo di fimosi.
La fimosi consiste nel restringimento del prepuzio (la pelle che ricopre il pene) che rende impossibile scoprire il glande anche a riposo. Questa patologia può essere presente alla nascita o a seguito di infezioni del glande e del prepuzio (balanopostiti). Queste infiammazioni possono essere anche la spia del diabete.
Altra condizione è la parafimosi, situazione in cui il glande rimane scoperto a riposo ma non durante l’erezione.
Queste patologie unitamente ad uno stile di vita poco sano che includa abitudini negative come fumo di sigaretta, dell’abuso di alcol, marijuana, droghe sintetiche, e sostanze dopanti minano nel tempo il benessere sessuale e riproduttivo. Numerosi studi hanno rilevato il ruolo nocivo di queste sostanze sulla funzione riproduttiva e sulla procreazione attraverso una riduzione della qualità del seme e della cellula uovo con conseguenti problemi di concepimento sia naturale che medicalmente assistito.