L’infertilità della coppia: aspetti psicogeni

di: Zaira Donarelli

L’incidenza della condizione di infertilità è aumentata sensibilmente negli ultimi decenni e circa il 56% di coppie infertili si sottopone a trattamenti di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), svolti in centri clinici specializzati (Boivin et al., 2007).

Ad oggi, la ricerca psicologica in questo campo si estende dal focus sulle possibili relazioni tra processi psichici e biologici (Donarelli et al., 2016, in press), alla rilevazione delle varie tipologie di stress vissute dalle coppie, con una elevata comorbilità di sintomi ansiosi e depressivi che si protraggono a lungo termine (Verhaak et al., 2007; Boivin et al., 2011), all’interesse verso le relazioni sociali ed il bisogno di genitorialità (Moura Ramos et al., 2012; Donarelli et al., 2015). È di recente acquisizione, inoltre, la necessità di considerare entrambi i partner analizzando la loro combinata capacità di far fronte all’infertilità o ad un trattamento di PMA (Donarelli et al., 2016).

In particolare, l’infertilità è vissuta in modo traumatico rispetto alla progettualità di coppia, con un bisogno di genitorialità insoddisfatto che compromette la qualità di vita quotidiana, la relazione e l’intimità di coppia, le relazioni amicali e sociali.

A partire dall’esigenza del concepimento, grazie all’intervento di counselling psicologico o di quello psicoterapeutico, la coppia può andare oltre la diagnosi e riconoscersi soprattutto come tramite di codici affettivi e non solo genetici, attraverso un processo di soggettivazione e di riconquista delle proprie origini.

Per queste ragioni, la figura dello psicologo clinico, presente nella Clinica ANDROS Day Surgery di Palermo sin dal 2003, si integra nello staff medico che prende in carico la coppia, sia nella fase diagnostica che in quella del trattamento o della sua conclusione.